Spazio alla creatività del momento presente
Avete mai pensato – o messo per iscritto in una lista – i vostri punti forti e i vostri punti deboli? E vi è capitato di rivederli a distanza di qualche mese o anno? Sono cambiati alcuni?
Davvero è proficuo dire che abbiamo dei punti forti e deboli?
Buddha ci insegna: “L’unica costante nella vita è il cambiamento”
Non serve quindi a niente attaccarsi ai propri cosiddetti punti forti o sentire avversione per i propri punti definiti deboli.
E’ dall’identificazione con loro che arriva la paura di perdere i punti forti e di essere giudicati o giudicarsi per i propri punti deboli.
Rendiamoci conto che tutto può cambiare: i punti forti con gli anni possono venire meno, come per esempio la memoria, la forza, la costanza, e i cosiddetti punti deboli (che possono essere sempre la memoria, la forza e la costanza) possono migliorare, avendo acquisito negli anni nuove capacità e consapevolezze.
Eliminiamo quindi l’identificazione, l’attaccamento e l’avversione per punti forti e deboli e lasciamo spazio alla creatività del momento presente!
Un caro saluto.
Alexandra
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